TORINO – Un’assenza che si fa sentire. Un’assenza che gli affezionati sperano venga presto colmata. Perché la Fiat Panda 4×4 non c’è più. E ha lasciato molti orfani. Attenzione, però. Potrebbe tornare proprio nel corso del 2023. Forse con un’edizione speciale, quella a numeri limitati. Almeno questa è un’idea che circola tra chi sta studiando come far riapparire quello che si considera già un mito. Si capirà a breve. E’ solo una questione di tempo.
A parlarne è stato Olivier Francois, Ceo di Fiat e Abarth, alla presentazione della 500 elettrica Abarth al Lingotto di Torino, qualche mese fa. “La produzione è momentaneamente interrotta perché, a causa della crisi dei chip, non riusciamo a soddisfare la domanda. Continuare a prendere ordini nuovi e scontentare i nostri clienti, quando le liste di attesa di chi l’ha già prenotata sono lunghe sette-otto mesi, non ci sembrava onesto e responsabile. Così abbiamo deciso di premere il tasto pausa, ma è solo uno stand-by”. Nel corso del 2023, quindi, la pausa dovrebbe finire. Questo almeno sperano gli amanti del modello Panda 4×4.
L’attuale modello rimarrà in produzione nello stabilimento di Pomigliano D’Arco, a Napoli, fino al 2026. Per arrivare fino al 2026, però, la Panda subirà un restyling, che dovrebbe arrivare per fine anno. Dal punto di vista estetico cambierà poco, probabilmente la vettura seguirà le orme della Lancia Ypsilon 2023, ultima versione prima del nuovo modello che debutterà nel 2024.
Allo stesso modo succederà al “pandino”, magari con l’inserimento di un upgrade digitale, che passa anche attraverso Android Auto e Apple Car, di qualche aggiornamento tecnologico, e di un bel numero di strumenti Adas che diventeranno obbligatori a partire proprio dal prossimo anno secondo le normative europee, come l’adattatore intelligente della velocità, l’avviso della stanchezza del conducente, la segnalazione dell’arresto di emergenza o la scatola nera. A questi si potrebbero aggiungere altri sistemi di assistenza facoltativi.
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Potrebbe cambiare la gamma motori, rispettando così livelli di emissioni di CO2 più bassi. In pole position il powertrain 1.0 aspirato mild hybrid da 70 CV e 92 Nm. Per la Panda 4×4 l’assetto rialzato non cambia, così come lo sterzo, salvo piccoli aggiornamenti per regolare meglio la distribuzione dei pesi. Invariata la trazione integrale a controllo elettronico e il cambio meccanico con prima marcia corta.