Sul “ponte Nemtsov” otto anni dopo l’omicidio del grande oppositore di Putin: “Non ci restano che i fiori”

MOSCA – “Non ci restano che i fiori”, dice sconsolata Aleksandra. Ha appena deposto un mazzo di rose bianche legate da nastri gialli e blu, i colori della pace e della bandiera ucraina, nel luogo dove l’ex vicepremier diventato oppositore Boris Nemtsov fu ucciso a revolverate il 27 febbraio 2015, sul ponte Bolshoj Moskvoretskij all’ombra …

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