La strage di migranti di Cutro chiama in causa responsabilità di natura politica e tecnica. Non mancano le reazioni.
Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, quindi con delega alla Guardia costiera, difende il corpo della Marina militare. “Non una parola contro i veri responsabili della strage (cioè i trafficanti di esseri umani), – così il vicepremier – ma insulti e fango contro la Guardia Costiera e il sottoscritto. Trovo vergognoso che i giornali di sinistra scarichino le colpe sulle donne e gli uomini in divisa, oltretutto in un momento delicato di minacce anarchiche alle istituzioni. Sono abituato alle menzogne contro di me, ma non accetto infamie su chi da sempre, tra enormi sforzi e sacrifici, salva vite umane”.
“Aiutare chi è in difficoltà non è una scelta ma un dovere: è folle e gravemente offensivo immaginare che qualcuno abbia voluto far morire delle persone. Solidarietà ai 10.200 donne e uomini della Guardia Costiera. Ci tuteleremo nelle sedi opportune”, conclude il leader della Lega.
Renzi, Meloni mi accusò di strage colposa, oggi si scusi
“Nel 2015 dopo un naufragio Giorgia Meloni chiese che io fossi indagato per strage colposa. Fu un atto di puro sciacallaggio. Oggi non chiedo che Meloni sia indagata: mi basta che si scusi e che la politica dei salvataggi in mare torni a essere umana. Fermiamo i trafficanti, non le Ong”. Lo scrive su Twitter il leader di Italia Viva, Matteo Renzi postando lo screenshot del post della Meloni di otto anni fa.
Gasparri, centrodestra impegnato in politica di rigore
“Il centrodestra si è impegnato ad una politica di rigore sul fronte dell’immigrazione. E sarà coeso nel contrastare l’azione degli scafisti che sono i responsabili delle stragi nel Mediterraneo, causate da viaggi con mezzi improbabili. Nessuno è indifferente di fronte a tragedie come quelle di Cutro che ci lasciano sconvolti. E va ribadito che l’Italia continua a salvare migliaia e migliaia di vite nel mare. Ed ha programmato l’ingresso di altri 80 mila stranieri nel nostro Paese”. Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.