Sag Awards 2023, ‘Everything everywhere all at once’ trionfa

Dopo esser stato snobbato ai Bafta la scorsa settimana, Everything everywhere all at once ha ripreso la corsa verso gli Oscar 2023. Il film dei Daniels prodotto dallo studio indipendente A24 ha dominato ieri sera a Los Angeles l’edizione 2023 dei Sag Awards, i premi del sindacato attori Usa, ultima tappa cruciale prima della consegna delle statuette, il prossimo 12 marzo.

L’importanza dei Sag

Molti dei selezionatori dell’associazione Sag/Aftra, quasi tutti attori, fanno parte dell’Academy e questo rende i premi Sag fondamentali per analizzare la corsa gli Oscar – in particolare, il Sag al miglior cast d’insieme può riflettere l’Oscar al miglior film. Storicamente, è capitato moltissime volte, e negli ultimi quindici anni sono stati pochi i casi contrari, come fu per Bastardi senza gloria (vinse The hurt locker), The help (vinse The artist), American hustle (vinse 12 anni schiavo). Un anno fa, invece, la vittoria di I segni del cuore – CODA ha cementato definitivamente la corsa finale all’Oscar per il film Apple.

Il trionfo di Everything everywhere e di A24

E quest’anno è stato Everything everywhere all at once a trionfare (e più in generale è il distributore indie A24 a farlo, grazie anche a The Whale). La commedia di Daniel Kwan e Daniel Scheinet si è aggiudicata quattro premi: migliore attrice protagonista a Michelle Yeoh (che ha battuto la favorita Cate Blanchett con Tár) e miglior attrice non protagonista a Jamie Lee Curtis (che ha battuto un’altra attrice non protagonista dello stesso film, Stephanie Hsu), miglior attore non protagonista a Ke Huy Quan e miglior cast.

Il film, che racconta la storia di una donna di origini asiatiche che gestisce una piccola lavanderia a gettoni e che si trova a combattere tra universi paralleli, aveva ricevuto anche il premio della Guild dei produttori hollywoodiani nella 34edizione dei Producers guild of America awards (Pga), sindacato dei produttori americani che rappresenta un fortissimo indicatore per gli Oscar, dove è in corsa con 11 nomination, più di ogni altro film in gara.

White lotus e Sabrina Impacciatore

Tra le serie tv Sabrina Impacciatore ha sollevato insieme agli altri il premio per il miglior cast assegnato a White lotus, l’acclamata serie antologica di Hbo sulle disfunzioni psicosociali degli ospiti e degli impiegati di una catena di resort in Italia (disponibile in streaming su Now). La 54enne attrice italiana, con il ruolo di Valentina, la manager della struttura in Sicilia, con questo ruolo si è fatta conoscere e apprezzare anche dal pubblico internazionale, statunitense in particolare.

Sabrina Impacciatore (in fucsia) nel ricco cast di 'The White lotus' con la statuetta in mano

Sabrina Impacciatore (in fucsia) nel ricco cast di ‘The White lotus’ con la statuetta in mano (afp)

 

Brendan Fraser verso l’Oscar

Da segnalare anche il trionfo di Brendan Fraser, miglior attore protagonista categoria film per The whale. Il suo Sag Award lo mette in prima linea per ricevere l’Oscar, decisamente avanti ad Austin Butler (Elvis) che ha vinto il Bafta e i Golden Globe, e a Colin Farrell (Gli spiriti dell’Isola).

Gli altri vincitori

Fra gli altri vincitori della serata, Navalny per il miglior documentario e il Pinocchio di Guillermo Del Toro per il lungometraggio di animazione e, per la tv, The Bear e il “caso” Abbott Elementary. Il David O. Selznick Achievement Award, l’equivalente di un premio alla carriera, è andato a Tom Cruise, dopo l’enorme successo ottenuto da Top Gun: Maverick.

I ringraziamenti

Tra i momenti salienti della serata il commovente discorso del 94enne James Hong, l’attore di origini cinesi premiato nel cast di Everything Everything everywhere all at once. È stato, fra i suoi tanti ruoli, il fantasma del malvagio stregone cinese in Grosso guaio a Chinatown (1986), il costruttore di occhi per replicanti nel cult Blade runner (1982), Quan in Tango & Cash (1989).

L’attore ha iniziato il suo discorso ringraziando nella sua lingua natale amici e parenti: “Potremmo essere trasmessi anche a Hong Kong”, ha detto. Poi ha raccontato di aver girato il suo primo film con Clark Gable, all’epoca non si usavano asiatici per ruoli di asiatici perché i registi pensavano non funzionassero al botteghino. “Guardateci adesso”, ha detto.

(reuters)

Jamie Lee Curtis: “Sono una nepo baby”

Commovente e divertente il discorso di Jamie Lee Curtis. “Indosso l’anello nuziale che mio padre (Tony Curtis ndr) donò a mia madre (Janet Leigh ndr). Alla fine si odiavano. Lui veniva dall’Ungheria e lei dalla Danimarca e non avevano niente quando diventarono due mostri del cinema. Erano attori, io ho sposato un attore, sono un’attrice, amo recitare e so che ci sono molti attori che non riescono a lavorare e che per molti è facile dirmi: sei una nepo baby!, ma la verità è che ho 64 anni e che questo premio è fantastico”.

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Ke Huy Quan e Michelle Yeoh in lacrime

A fare la storia è stato però Ke Huy Quan, ex bambino prodigio di Indiana Jones e il tempio maledetto e i Goonies: è il primo asiatico a vincere ai Sag Awards come attore non protagonista nella categoria film, sempre per Everything everywhere all at once.

Nel suo discorso appassionato, Quan ha fatto riferimento al momento in cui si è allontanato dalla recitazione dopo il successo degli anni 80 perché non c’erano “abbastanza opportunità” per gli attori asiatici. “Il paesaggio sembra così diverso ora rispetto a prima”, ha detto tra le lacrime. “Questo momento non appartiene solo a me, ma a tutti coloro che hanno lottato per un cambiamento”. Ha poi ringraziato tutto il cast e Michelle Yeoh e a tutti quelli che lo stavano seguendo da casa lottando e aspettando il loro momento, ha detto: “Continuate così, abbiate fiducia, i riflettori vi troveranno”.

In lacrime anche Michelle Yeoh che non ha risparmiato una “parolaccia” travolta dall’emozione prima di dedicare il premio come miglior attrice protagonista “a tutte le bambine che mi somigliano”.

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Brendan Fraser: “Non pensavo di arrivare fin qui”

Brendan Fraser ha portato a casa quello per il miglior attore protagonista per il film The whale battendo Adam Sandler, Austin Butler, Bill Nighy e Colin Farrell. Era già in lacrime quando è salito sul palco: “Sto sorridendo e respirando, devo essere bravo, breve e tornare al posto”, ha scherzato.

“Se avessi detto a quel ragazzo che nel 1991 muoveva i suoi primi passi nel cinema che oggi sarei stato qui, non ci avrebbe creduto”, ha continuato, ringraziando i suoi figli per la loro forza e i suoi co-protagonisti di Whale: Hong Chau, Sadie Sink, Ty Simpkins e Samantha Morton per il loro supporto durante la realizzazione del film. “Non avrei mai creduto che mi sarebbe stato offerto il ruolo della vita”. Adesso è decisamente tra i più quotati per aggiudicarsi l’Oscar.

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La lista dei vincitori

PREMI TV

Miglior attore non protagonista in un film per la tv o miniserie
Sam Elliott, “1883”

Miglior attrice non protagonista in un film per la tv o miniserie
Jessica Chastain, “George & Tammy”

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica
Jason Bateman, “Ozark”

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
Jennifer Coolidge, “The White Lotus”

Miglior attore non protagonista in una serie di genere commedia
Jeremy Allen White, “The Bear”

Miglior attrice non protagonista in una serie di genere commedia
Jean Smart, “Hacks”

Miglior cast in una serie drammatica
“The White Lotus”

Miglior cast in una serie di genere commedia
“Abbott Elementary”

CINEMA

Miglior attore protagonista
Brendan Fraser, “The Whale”

Miglior attrice protagonista
Michelle Yeoh, “Everything Everywhere All at Once”

Miglior attore non protagonista
Ke Huy Quan, “Everything Everywhere All at Once”

Miglior attrice non protagonista
Jamie Lee Curtis, “Everything Everywhere All at Once”

Miglior cast
“Everything Everywhere All at Once”

 

sabuzz  
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