ROMA – La partita di José Mourinho a Cremona è durata solo fino al 2’ minuto della ripresa. Quando l’arbitro Piccinini gli ha mostrato il cartellino rosso per delle frasi pesanti che avrebbe rivolto al quarto uomo. Dopo l’espulsione, Mourinho ha protestato in modo vibrante con il direttore di gara che gli aveva mostrato il cartellino rosso. L’allenatore della Roma era furibondo, continuava a urlare e a indicare il quarto uomo Serra dicendo “è lui, è lui”.
Mourinho espulso: ecco perché
Il motivo lo ha intuito solo chi era vicino alla panchina. Qualche istante prima, secondo quanto è stato possibile ricostruire, Mourinho si era lamentato per una segnalazione di fuorigioco. Lo aveva detto a Serra, che però, a suo dire, a quel punto si è rivolto a lui in modo inappropriato. Il guru portoghese ha ripetuto più volta all’arbitro Piccinini che a suo dire il quarto uomo gli avrebbe mancato di rispetto quando lui gli ha chiesto spiegazioni per una segnalazione del guardalinee.
Mourinho, i pizzini alla panchina
Furioso e vistosamente agitato, Mourinho a quel punto ha abbandonato la panchina, arrampicandosi oltre la recinzione per andare a sedersi in tribuna proprio alle spalle della panchina dello stadio di Cremona. Accompagnato dal suo vice Salvatore Foti, già fuori dai giochi per la squalifica rimediata in Coppa Italia, proprio contro la Cremonese. Da lì, i due hanno comunicato con la panchina inviando bigliettini con indicazioni per le sostituzioni. I “pizzini” raccolti dal preparatore dei portieri Nuno Stantos si sono subito trasformati in azioni concrete.