Al 9 maggio. Siamo al nono rinvio del processo a Patrick Zaki. Anche oggi l’udienza a Mansura è stata aggiornata senza sentenza. “Ennesimo aggiornamento del processo infinito contro Patrick Zaki e altri due mesi di attesa – attacca Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – Patrick non mollerà e non mollerà Amnesty International. Ma è fondamentale che anche le nostre istituzioni facciano qualcosa perché questo processo si chiuda presto e bene e Patrick torni a Bologna”.
A maggio saranno trascorsi tre anni e tre mesi dall’arresto (con 22 mesi di prigionia). “Un incubo che deve finire”, aggiunge Noury. “Il fatto che la sua avvocata abbia potuto presentare la difesa ci sembra un piccolo passo avanti, saranno però altri due mesi di attesa e di ansia per Patrick. Spero ci siano interventi diplomatici, noi continuiamo ad esserci per lui, sempre” incalza Rita Monticelli, docente di Patrick e delegata per i diritti umani del Comune di Bologna.
In mattinata, prima che cominciasse l’udienza, Zaki aveva twittato: “Sempre per i diritti umani. Al più presto ritorno a Bologna”. Ora, per lennesima volta, dovrà fare in conti con altri mesi di attesa, senza una sentenza, libero dal carcere, ma non di poter lasciare l’Egitto e tornare a studiare all’università di Bologna dove a giugno lo attende la tesi e la conclusione del master in Studi di genere.
Be the first to comment