Milano, era già autore di una aggressione l’uomo arrestato per avere rapinato e accoltellato sei passanti nella zona della stazione Centrale

Aveva un precedente per furto con strappo nel mese scorso il ventitreenne originario del Marocco arrestato dalla Polizia di Stato a Milano per aver ferito con un coltellino sei passanti ieri pomeriggio a Milano: l’uomo si trova al momento ancora presso l’ospedale Fatebenefratelli dal quale dovrebbe essere dimesso nel primo pomeriggio.

L’ombra corre veloce lungo il tunnel. Sopra la sua testa i binari e i treni che entrano ed escono dalla Stazione Centrale. In fondo, passando accanto al Binario 21 e al suo carico di memoria, si apre viale Brianza. Ha già colpito tre volte, l’uomo, ma non si ferma. Cerca altre prede, altra merce da piazzare al mercato nero dei disperati. Un bersaglio lo individua davanti all’alto portone metallico al civico 27. È una ragazza di 23 anni, sta passeggiando con il suo fidanzato di 24 e nessuno dei due si accorge della corsa dell’assalitore. Né del suo coltellino multiuso. Il rapinatore prova a frugare nella borsa, mette una mano nella tasca della giacca. Prende. I due reagiscono. La mano agita la lama nell’aria, qualche goccia di sangue colora il marciapiede. Lo inseguono, lui riparte verso piazzale Loreto ma fa pochi metri. All’incrocio con via Macchi si trova davanti due uomini: si sono entrambi alzati dai tavolini all’aperto del Giorgia’s Cafè. Provano a bloccare l’ombra ma il coltellino torna a fendere l’aria. Poi colpisce. Francesco M., 57 anni, vede il suo braccio sinistro aprirsi. Carlo B., 68 anni, che abita nel palazzo al 27, viene raggiunto da un fendente alla spalla. Perde l’equilibrio, sbatte la testa sul marciapiede. Il rapinatore tenta l’ennesimo sprint e un ulteriore colpo, che non gli riesce perché il passante scappa. È l’ultimo.

 

Milano, 6 feriti per rapina, accoltellati in zona Stazione Centrale: il luogo dell’agguato





Stazione Centrale presidiata ieri pomeriggio, ironia della sorte, da un “pattuglione”

Un equipaggio dei poliziotti delle “Nibbio” arriva dalla vicina Stazione Centrale – presidiata ieri pomeriggio, ironia della sorte da un “pattuglione” di forze dell’ordine – e lo raggiunge lì vicino, in via Venini, ormai sfinito dalla corsa. Gli agenti lo bloccano a terra, gli controllano le tasche. Ha tre cellulari, i documenti di una donna spagnola – depredata in via Sammartini, dall’altra parte del tunnel sotto i binari, nel terzo capitolo della sua scorribanda – e soprattutto il coltellino multiuso ancora sporco di sangue. Non ha documenti, urla qualcosa in arabo mentre viene infilato a forza su una volante che lo porta al Fatebenefratelli, dove viene sottoposto all’alcoltest e ai tossicologici. Gli vengono prelevate le impronte e poi finisce in Questura al fotosegnalamento. Ai poliziotti che presidiano la zona intorno alla Stazione il volto appare conosciuto. Furti, rapinette, scippi, il territorio resta quello che è nonostante controlli, comitati, setacci.

 

Il raid compiuto tra le 17.30 e le 17.47 di ieri pomeriggio semina sei feriti

Il raid compiuto tra le 17.30 e le 17.47 di ieri pomeriggio semina sei feriti di varia gravità. Ha la peggio il 68enne Carlo Bertoletti che finisce in osservazione al Niguarda, più per la botta alla testa che per il taglio alla spalla, anche se i medici scongiurano il pericolo di vita. Va in codice rosso al San Carlo (poi derubricato in giallo) Francesco Micciantuono, che ha perso molto sangue: provvidenziale è stato un laccio emostatico trovato nello studio medico di fianco al bar, che ha bloccato l’emorragia. Ma aveva già colpito prima, dall’altra parte dei binari: prima una 38enne italiana in via Mortirolo, poi una donna di 58 anni, originaria del Salvador, ferita di striscio a una mano in via Gluck mentre difendeva la sua borsa. E il terzo colpo, commesso in via Sammartini ai danni di una 34enne spagnola. “Era molto spaventata – ci racconta una testimone – diceva di essere incinta, le ho dato dell’acqua”. Solo alla fine della sua corsa qualcuno aveva provato a bloccare l’ombra: e per non essersi voltata dall’altra parte, quasi ci rimettono la pelle Francesco Micciantuono e Carlo Bertoletti.

 

Le reazioni politiche, Lega: “Sconvolgente”

Faccenda grave. Che stimola le destre, milanesi e nazionali, all’opposizione (le prime) e governative (le seconde) ad attaccare e dichiarare. Lega in testa: “Sconvolgente notizia dalla mia Milano – digita Matteo Salvini dove la zona della Stazione Centrale si conferma a grave rischio”. Invoca telecamere, espulsioni più facili, lotta allo spaccio. “Spero che tutte le forze politiche vogliano affrontare con serietà il tema della sicurezza, molto spesso legata alla presenza di clandestini, soprattutto nelle periferie e vicino alle stazioni”. Lì il governo ha annunciato l’installazione di mille occhi elettronici in più. “La battaglia per la sicurezza deve unire cittadini e politica, non dividere”, conclude il vicepremier. Meno ecumenici i toni del viceministro ai Trasporti in quota Carroccio, Alessandro Morelli: “Le zone della stazione centrale sono come il Bronx”, situazione attribuita “All’incuria di chi non ha voluto vedere lo stato di abbandono e ha preferito mettere la polvere sotto il tappeto”. Milano “come una grande favela”, tuona l’eurodeputata Silvia Sardone. Lamenta invece l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli: “Abbiamo chiesto al ministro dell’Interno più personale: i controlli si fanno ma per renderli più incisivi serve maggiore collaborazione”.

La sequenza delle 4 rapine: la prima nel sottopasso Mortirolo

La prima rapina. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, l’uomo, verso le ore 17.40 ha rapinato, nel sottopasso Mortirolo, una 39enne italiana facendo uso di un coltello per derubarla del telefono cellulare.

La seconda rapina. Successivamente, in via Gluck, avrebbe rapinato una cittadina salvadoregna prendendole il telefono cellulare e la tessera Atm.

La terza rapina. Poco dopo il malvivente avrebbe commesso un’altra rapina in via Sammartini, ai danni di una cittadina spagnola di 34 anni, derubata di 20 euro e del cellulare.

La quarta rapina. Successivamente – sempre secondo le accuse – l’uomo avrbbe commesso la quarta rapina in viale Brianza nei confronti di una 24enne, a cui ha rubato le carte di credito. In questa circostanza in suo soccorso sono intervenuti tre cittadini italiani rispettivamente di 24 (il fidanzato che era con lei), 68 e 57 anni che hanno riportato lesioni varie.

Dopo le 4 rapine, la fuga, la quinta rapina tentata e infine l’arresto

Il rapinatore poi è riuscito a darsi alla fuga percorrendo via Venini dove ha tentato un’ultima rapina ai danni di una 44enne quando è stato fermato dalla pattuglia dei motociclisti della Polizia di Stato. Non ha opposto resistenza e dopo essere a sua volta stato medicato al pronto soccorso è stato portato in carcere in attesa dell’interrogatorio. Addosso, oltre al coltellino insanguinato, aveva con sé gli effetti personali della donna rapinata in viale Brianza, oltre a tre cellulari.

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