MILANO – Le Borse europee falliscono il tentativo di recupero all’indomani dell’intervento del presidente Fed Jerome Powell, che ieri ha usato toni più morbidi del giorno precedente sulle prossime scelte di politica monetaria, non escludendo però una politica più aggressiva del previsto. Le incertezze sulla politica monetaria della Fed, che ovviamente ha forti influenze su quelle delle banche centrali dell’area, ha messo in posizione di attesa i mercati azionari asiatici.
In Italia si registrano i nuovi dati di Bankitalia sull’andamento dei prestiti. A gennaio, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg) si sono collocati al 3,95 per cento, in accelerazione rispetto al 3,36 in dicembre, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,79 per cento (dal 9,22 nel mese precedente). Rallenta nel complesso l’andamento dei finanziamenti al settore privato, cresciuti dell’1,6% sui dodici mesi contro il +2,1% precedente.
Qualche spunto solo dalla Borsa di Tokyo, salita dello 0,63%, e da Seul, che ha perso mezzo punto percentuale. Piatti i listini di Hong Kong, Shanghai e Shenzhen con l’inflazione che a febbraio si attestata solo all’1%, molto sotto le attese.
Geox, aumentano ricavi e scende la perdita
Aumentano i ricavi e diminuiscono le perdite nel 2022 di Geox, società della calzatura di Montebelluna (Treviso) quotata sul mercato Euronext di Borsa Italiana e presieduta da Mario Moretti Polegato. Lo scorso esercizio si è chiuso con ricavi per 735,5 milioni, in crescita del 21% sul precedente esercizio e con una perdita di 13 milioni visibilmente più ridotta dei -62,1 milioni di un anno fa. L’Ebitda si attesta a 79,4 milioni e si confronta con i 30,8 registrati al 31 dicembre 2021.
Safilo, utile a 58,3 milioni nel 2022
Safilo chiude il 2022 con un solido ritorno in positivo di tutti gli indicatori. Le vendite nette si attestano a 1.076,7 milioni di euro, in crescita dell’11,1% sul 2021, l’ebitda adjusted (al netto cioè di 4.4 milioni di euro di oneri non ricorrenti) arriva a 101,2 milioni (+24,2% sul 2021) e con un ebitda margin del 9,4% mentre l’utile netto adjusted (al netto cioè di oneri non ricorrenti per 5 milioni di euro) si attesta a quota 58,3 milioni di euro, più che raddoppiando (+112,6%) rispetto ai 27,4 milioni del 2021.
Leonardo, nel 2022 utile netto +58,5%
Leonardo chiude il bilancio 2022 con un risultato netto in crescita del 58,5% a 932 milioni. I ricavi aumentano del 4,8% a 14,7 miliardi, gli ordini del 21% a 17,3 miliardi. Il cda propone all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari 0,14 euro per azione. “I risultati raggiunti – commenta l’a.d. Alessandro Profumo – testimoniano ancora una volta la solidità dell’impianto industriale di Leonardo e la capacità di reazione e adattamento alle sfide complesse. Leonardo è oggi più solida, resiliente, sostenibile, innovativa e pronta a cogliere le opportunità future”.
Nella guidance per il 2023, l’azienda della Difesa sagnala ordini per 17 miliardi, ricavi a 15-15,6 miliardi e ebita a 1,26-1,31 miliardi.
Le Borse europee chiudono in calo, Milano la peggiore a -0,7%
Le Borse europee chiudono deboli ma sopra i minimi di seduta, incoraggiate da Wall Street che è positiva. Gli investitori temono le prossime strette monetarie delle banche centrali ed attendono di conoscere i dati sul mercato del lavoro statunitense, che saranno diffusi domani, e i dati sull’inflazione Usa, previsti per la prossima settimana. Solo Francoforte è di poco sopra la parità (+0,01%) a 15.633,05 punti, mentre Parigi cede lo 0,12% a 7.315,88 punti; Londra segna una flessione dello 0,62% a 7.880,90 punti, Madrid arretra dello 0,48% a 9.421,03 punti. Milano è la peggiore e lascia sul terreno lo 0,72%.
La peggior performance di giornata a Piazza Affari è di Fineco che ha lasciato sul terreno il 4,67%. Tra i finanziari, deboli anche Banca Generali (-4,13%) e Azimut Holding (-3,23%). Prysmian ha invece beneficito dei dati di bilancio superiori alle attese e ha segnato un balzo del 3,14%. Bene anche Amplifon (+1,41%) e, tra gli industriali, StMicroelectornics (+1,13%).
Tim, Agcom chiede ai vertici Tim una audizione su coinvestimento per reti
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha dato mandato all’unanimità al presidente Giacomo Lasorella di concordare con i vertici Tim un’audizione per avere aggiornamenti sull’offerta di coinvestimento per la realizzazione di reti in fibra ad alta velocità e sulla realizzazione del piano industriale illustrato al Consiglio dell’Autorità lo scorso 9 marzo 2022. L’audizione ha rilevanza per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete.
L’euro chiude in rialzo
Chiusura in rialzo per l’euro, con il dollaro indebolito dall’incremento oltre le attese delle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. La moneta unica ha terminato la giornata in zona 1,0565 contro il biglietto verde. In rimonta anche lo yen che si è posizionato a 135,65 contro il dollaro e sul filo di quota 144 contro l’euro.
L’Europa migliora con Wall Street
Le Borse europee proseguono sempre deboli con l’avvio di Wall Street ma migliorano e limano i cali. L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede un quarto di punto gli industriali e il tech sulla parità. Restano sotto pressione i titoli legati all’immobiliare.
Tra le singole Piazze Milano dimezza a -0,57% con il Ftse Mib sotto i 28mila punti. maglia nera restano Buzzi (-5,6%) , Fineco (-4,2%) e Banca Generali (-3,8%) dopo i conti. Ben comprata Prysmian (+3,4%) con i risultati record del 2022. Francoforte è marginale a -0,11%, Parigi a -0,16%, Londra a -0,51%. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 175 punti con il rendimento a cavallo del 4,4%. Il gas conferma il prezzo in calo a 41 euro al megawattora (-2,45%). Sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,05 sul dollaro.
Milano sempre negativa a metà giornata
La Borsa di Milano procede sempre in territorio negativo, con il Ftse Mib che cede lo 0,86% a 27.671,35 punti.
Italgas, utile +7,6% nel 2022. Cedola a 0,317 euro
Italgas ha chiuso il 2022 con un utile netto adjusted attribuibile al gruppo di 395,7 milioni, in crescita del 7,6% rispetto al 2021. I ricavi totali adjusted sono saliti del 12,1% a 1,5 miliardi, con ebitda adjusted a 1,1 miliardi (+7,3%). Lo scorso anno la società ha “effettuato 814,3 milioni di investimenti dedicati principalmente alla trasformazione digitale, alla metanizzazione della sardegna e al repurposing delle reti al fine di abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili”, e posato 332 km di nuove condotte. “I risultati positivi conseguiti nel 2022 sono l’ulteriore conferma della solidità del gruppo che ha continuato a crescere anche in un contesto sociale, politico ed economico condizionato dallo scoppio della guerra in ucraina e dagli effetti indotti sui mercati dell’energia – si legge in un comunicato -. Unitamente alla crescita degli indicatori economico-finanziari e allo sviluppo delle attività operative sono stati conseguiti anche i target di sostenibilità che nel piano strategico 2022-2028 erano stati rivisti ulteriormente al rialzo”. Il cda proporrà all’assemblea, convocata per il 20 aprile, la distribuzione di un dividendo da 0,317 euro per azione, in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente.
Le Borse Ue falliscono il rimbalzo
Fallisce il tentativo di recupero delle Borse europee, con gli investitori che non riescono a superare la paura legata alla prospettiva di una politica monetaria ancora più aggressiva del previsto da parte delle Banche centrali, Federal reserve in testa. Gli indici, che già avevano virato al ribasso dopo un avvio positivo, ampliano le perdite, con Milano che arriva a cedere oltre un punto, zavorrata da titoli del risparmio gestito (Finecobank -4,2%, Banca Generali -3,8%), sanità (Diasorin -3,2%) e dell’energia (Saipem -2,2%, Erg -2,1%) e utility (Hera -2,19%, A2a -1,67%, Italgas -1,6%, quest’ultima per altro in attesa dei conti). Così il Ftse Mib cede l’1,1%, maglia nera in Europa, Parigi lo 0,6%, Francoforte lo 0,4%, Londra lo 0,75%, Madrid lo 0,7% e Amsterdam lo 0,8%.
Borse deboli in avvio
L’indice Cac 40 di Parigi cede lo 0,31% a 7.296 punti, il Dax 30 di Francoforte perde lo 0,22% a 15.601 punti e l’Ftse 100 di Londra segna una flessione dello 0,46% a 7.894 punti. A Piazza Affari l’Ftse Mib nei primi scambi segna un +0,06% a 27.918 punti.
Lo spread apre in rialzo
Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in leggero aumento: il differenziale ha aperto la seduta sui mercati telematici a 179 punti base, contro i 177 della chiusura di ieri. Il rendimento del prodotto del Tesoro è al 4,46%.
Euro in leggero rialzo
L’euro è in leggero rialzo sul dollaro in avvio di giornata. La moneta unica vale 1,0557 dollari, con un guadagno dello 0,11%. Andamento opposto rispetto allo yen: il rapporto di cambio è a 144,24, in calo dello 0,42%