Basta con la cautela dei giorni scorsi, alimentata dalle passate delusioni: Paul Pogba sarà convocato per il derby di martedì con il Torino. Sono passati 315 giorni dall’ultima partita ufficiale giocata dal francese: in mezzo problemi muscolari, la lesione al menisco laterale rimediata in tournée, scelte sbagliate e il treno Mondiale perso per i postumi dell’operazione. Contro i granata il Polpo tornerà a disposizione, con la speranza di rivederlo in campo per qualche minuto, a differenza di quanto successo con il Monza, quando venne convocato ma si scaldò a lungo senza giocare: “Paul sta bene ed è convocato – ha raccontato Allegri prima di svelare le condizioni fisiche del francese -. Non ha minutaggio altissimo ma buono. Ma da qui a dire che Pogba, a 315 giorni dall’ultima partita, è un giocatore completamente recuperato ce ne passa. Chiesa anche, è reduce da dieci mesi di stop: per la continuità ci vogliono tempo e pazienza. Se tieni una macchina ferma un anno non va alla stessa velocità subito”.
Ecco perché gli ultimi mesi di stagione serviranno principalmente al francese per riprendere il ritmo, ritrovare la miglior condizione, lasciarsi alle spalle gli ultimi anni in cui ha convissuto con gli infortuni: “Con Paul ho parlato e parlo regolarmente come con tutti, anche lui deve capire che è un pezzo importante di stagione quello che lo attende, utile per rimettersi in carreggiata, per fare un buon finale di stagione, per darci una mano”. E pianificare la prossima e le successive stagioni.
Chiesa ci sarà ma difficilmente dall’inizio
Domani contro il Torino di Juric, Allegri avrà bisogno di calciatori pronti, in grado di dare subito il loro apporto contro un’avversaria che fa dell’intensità e del ritmo, oltre che dell’organizzazione tattica, il suo marchio di fabbrica. Dopo la vittoria del Bologna contro l’Inter gli emiliani sono a +3 sulla Juventus, trasformandosi così nel prossimo obiettivo della scalata a blocchi ideata dal tecnico. Non sapendo quale destino attende il club, tra inchieste e sentenze, come quella del -15, l’allenatore si tiene stretti i 47 punti conquistati in campionato per ricordare ai suoi e agli avversari quale sia il vero valore della Juventus. “Il derby è una partita molto importante per noi e per loro, ma soprattutto per noi che dobbiamo continuare la scalata – ha confermato Allegri -. Abbiamo il Bologna a tre punti e dobbiamo agguantarlo, dobbiamo incrementare i nostri punti in campionato senza pensare alle questioni extra campo. La partita è molto complicata, il Torino molto preparato e con buone qualità, una squadra molto aggressiva”.
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Sarà la prima partita in cui il tecnico potrà contare su Di Maria, Vahovic, Pogba e Chiesa contemporaneamente, anche se i primi due sono gli unici ad essere sicuri di giocare dal primo minuto. Per quanto riguarda Chiesa, invece, il recupero dopo aver saltato Spezia e il ritorno con il Nantes è ormai concluso ma la prudenza regna sovrana: “Ieri si è allenato con la squadra ma è stato il primo completo da tempo e devo decidere. Difficilmente partirà dall’inizio. Comunque, ripeto, chi viene da lunga inattività va gestito. Ha giocato due partite di seguito con la Fiorentina e con il Nantes, normale che l’abbia un po’ pagata ma ora sta bene”.
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Ritorna Bonucci, nei prossimi giorni toccherà a Milik
Oltre a Chiesa e Pogba, ci sarà anche Bonucci, anche lui reduce da una stagione tormentata in cui ha saltato undici partite per problemi fisici prima di ritornare ad assaggiare il campo. “Domani siederà di nuovo vicino a me” ha scherzato Allegri parlando del capitano bianconero: “Leo sta molto meglio, sono molto contento, ha ripreso confidenza con il campo a Spezia e qualche minuto in più in Francia. Ha passato un lungo periodo di inattività, sta bene ma domani non sarà titolare, riaverlo è già molto importante, c’è bisogno di lui ed è il capitano della Juventus”. Dopo la sosta ritornerà anche Milik, che potrà così dare il cambio a Vlahovic, mentre nel derby mancheranno Miretti, che tornerà contro la Roma nel prossimo turno, e lo squalificato Locatelli. Assenza che pesa e che Allegri tamponerà inserendo Fagioli e Paredes al fianco di Rabiot, se confermerà il centrocampo a cinque: “Le squadre di Juric sono molto specifiche nel giocare, aggrediscono, attaccano, pressano. Diventano partite intense quindi dobbiamo essere bravi a calarci nella realtà, se pensiamo di giocare in punta di piedi rischiamo di prenderle, sapendo dell’importanza della partita, dei piccoli obiettivi che abbiamo davanti. Domani dobbiamo raggiungere il Bologna, Torino permettendo. Il derby domani sarà ancora più complicato, abbiamo rispetto del Torino perché ha giocatori e sistema di buona qualità”.