“La Russia ha perso a Bakhmut più soldati di quanti ne ha perduti l’Unione Sovietica in dieci anni di conflitto in Afghanistan”. Per Dmitro Kuleba basta questo a giustificare la resistenza a oltranza nella città del Donbass devastata da sette mesi di combattimenti. Ma il ministro degli esteri ucraino, in videoconferenza con Repubblica, La Stampa e Agenzia Nova, vuole essere ancor più preciso, quando gli si chiede della possibilità di una ritirata controllata delle forze armate di Kiev che riduca il bagno di sangue.