Una gara divisa a metà: la prima con condizioni meteo pessime, la seconda con sole e senza la neve a cadere sul tracciato. Così l’Austria cala un tris a sorpresa nel superG di Kvitfjell, in Norvegia, con la vittoria della figlia d’arte Nina Ortlieb con il tempo di 1’29″25. Alle sue spalle le due compagne di squadra Stephanie Venier a 0.12 centesimi e Franziska Gritsch a 0.38″. Tutte e tre sono scese in pista con numeri alti, dopo le big, e quando le condizioni della pista erano completamente mutate. A farne le spese l’azzurra Sofia Goggia, straordinaria interprete della prima parte di gara, a lungo al comando ma alla fine solo quarta a 0.69 centesimi da Ortlieb. La bergamasca ha assaporato la prima vittoria stagionale in superG, ma alla fine non è riuscita nemmeno a centrare il podio. Una autentica beffa. “Una gara nettamente falsata”, ha commentato amara Sofia comunque soddisfatta per una prestazione fatta “con un tempo da lupi”. “Ma il nostro è uno sport outdoor. Questo è lo sci e dobbiamo adattarci” ha chiuso con filosofia ai microfoni di Rai sport.
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Elena Curtoni guida la classifica di specialità
Per quanto riguarda le altre azzurre, 12° posto per Elena Curtoni a 1″14, che le vale comunque la conferma del pettorale rosso di prima nella classifica della coppa di specialità con 19 punti di vantaggio sulla svizzera Gut-Behrami, oggi 20^. Tutto si deciderà nell’ultimo superG del 16 marzo alle finali di Soldeu. Più indietro Federica Brignone, 21^ a 1″54 a causa di un errore nella parte alta del tracciato. Chiudono in 26^ posizione Nicole Delago e in 27^ Roberta Melesi, mentre Laura Pirovano è uscita a metà percorso e Nadia Delago non ha preso il via per problemi fisici.
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Appuntamento in Svezia
La coppa del mondo si sposta ora in Svezia, ad Aare: venerdì slalom gigante e sabato speciale. La statunitense MIkaela Shiffrin, che ha già vinto la coppa di speciale e quella del mondo, punta anche a quella di gigante. Quando mancano due gare alla fine della stagione, la statunitense ha 600 punti contro i 482 della svizzera Lara Gut-Behrami. Ma ancora in corsa è anche l’azzurra Marta Bassino, terza con 451