BOLOGNA – Pesavano una tonnellata e mezzo i circa 100mila oggetti preziosi, provento di furti in abitazione e non solo, ritrovati nelle abitazioni di un insospettabile 70enne bolognese, individuato dalla Squadra mobile che era sulle tracce di diversi ricettatori di medio-basso livello. Nella sua abitazione principale, a Bologna, in altre tre proprietà, nelle cantine e nelle cassette di sicurezza gli agenti della Questura di Bologna hanno trovato non solo oggetti preziosi che si stima (ma è una stima prudenziale) valgano almeno 6 milioni di euro, fra gioielli, pietre preziose, diamanti, orologi, penne, argenteria, ma anche casse di fossili del Neolitico, collezioni di coleotteri e farfalle, un dente di mammuth, divise della Seconda guerra mondiale e armi antiche. L’uomo è stato denunciato a piede libero per ricettazione e porto abusivo d’armi.
Il censimento del materiale rinvenuto è lungo e laborioso, e finora è stato possibile resituire ai legittimi proprietari sono un’esigua parte di quanto sequestrato, per un ammontare complessivo di 600mila euro, riferito a 7-8 furti in abitazione nel Bolognese. Per individuare le vittime dei furti – che potrebbero risalire anche a venti anni fa, in tutto il Centro-Nord, ma la cui data è sicuramente anteriore al 21 settembre scorso – sul sito della Questura di Bologna, nell’apposita sezione dedicata all'”operazione Aurum”, vi è il catalogo, costantemente aggiornato, dei beni recuperati e inventariati divisi per categoria. Chiunque riconosca alcuni beni di sua proprietà può chiamare il numero dedicato, 051/6401776 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30.