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Alcuni manifestanti e due agenti feriti, cinque fermi (quattro donne e un uomo), 140 identificati. Fumogeni e bombe carta. Rotte a colpi di pietra alcune vetrine, danneggiate auto, edifici e negozi. Succede durante la manifestazione degli anarchici in corso a Torino, in solidarietà ad Alfredo Cospito. Il corteo avanza al grido di “Fuoco alle galere”, “Fuori tutti dal 41 bis” e “Assassini”. I dimostranti hanno divelto un cartello stradale e lo hanno usato come ariete. Imbrattato un obelisco. Lanciate bottiglie e altri oggetti, la polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni.
Almeno in mille hanno risposto alla chiamata della galassia anarchica che ha lanciato per oggi a Torino la manifestazione nazionale “al fianco di Alfredo Cospito”, l’anarchico della Fai Frinin sciopero della fame da oltre 130 giorni. Arrivano da tutt’Italia, ma anche dall’estero, Francia, Germania, Spagna Portogallo. Una decina di manifestanti nel pomeriggio sono stati portati in questura per l’identificazione.
“Sono 20 anni che gli anarchici martellano contro il 41 bis e i carceri speciali. E’ una forma di tortura che offende la dignità”, dice Lello Valitutti, storico anarchico torinese. E ancora: “Dobbiamo difendere Alfredo. Dobbiamo rispondere combattendo, ne va della nostra sopravvivenza politica”. Gli anarchici da giorni annunciavano una manifestazione “Decisa e arrabbiata”. La digos di Torino ha identificato decine di persone provenienti da altre province italiane ma anche da Germania, Francia e Spagna. Dall’Italia sono arrivati da Taranto, Milano, Pesaro,Trento, Avellino, Macerata, Caserta e Parma. Alla raduno in piazza è arrivata anche una ventina di militanti di Askatasuna che in questi mesi hanno presenziato a molte delle manifestazioni che si sono tenute in città e con il mondo anarchico condividono la lotta alle carcere e al 41 bis.
“Quello che accadrà è che i responsabili della morte di Alfredo saranno giustiziati dagli anarchici non ora, non da me”, gridano i manifestanti al microfono.
I manifestanti hanno percorso via Pietro Micca, fermandosi sotto alla sede della Banca del Piemonte dove alcuni manifestanti hanno acceso fumogeni scuri e imbrattato i muri con le scritte ‘No al 41 bis”. Ad aprire il corteo lo striscione ‘Al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta’.
Arrivati davanti alla Reale Mutua in corso Siccardi sui vetri hanno scritto “41 bis = tortura” e hanno cominciato a lanciare pietre e hanno sfondato le vetrine con dei martelli. Spaccate anche le vetrine di Roncato e altri negozi su via della Consolata. In piazza Savoia hanno divelto dei segnali stradali per usarli come arieti.
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