Alberto Genovese trasferito dal carcere di Lecco a quello di Bollate. I suoi legali: “Deve curarsi in comunità”

Era tornato in carcere due settimane fa, a Lecco, dopo la notifica dell’ordine di esecuzione pena firmato dall’ufficio esecuzioni della procura di Milano. Ora Alberto Genovese è stato trasferito da Lecco al carcere di Bollate, nell’hinterland di Milano.

L’ex imprenditore è stato condannato a sei anni, undici mesi e dieci giorni per due episodi di violenza: il primo durante una festa a ottobre 2020 nella sua “Terrazza Sentimento”, in centro a Milano, ai danni di una diciottenne; il secondo durante una vacanza a “Villa Lolita” a Ibiza, di pochi mesi prima, su una ragazza di 23 anni.

Alberto Genovese non fa ricorso: per lui sconto di pena previsto dalla riforma Cartabia, gli restano meno di 7 anni



Rinunciando all’appello e così beneficiando di uno sconto di un sesto della pena, Genovese si ritrova ora con un residuo pena di quattro anni e due mesi da scontare. Arrestato il 6 novembre 2020, Genovese aveva trascorso nove mesi a San Vittore, poi nel luglio 2021 erano stati disposti per lui i domiciliari in una clinica per il recupero dalla dipendenza dagli stupefacenti a Oliveto Lario, in provincia di Lecco.

Contro il provvedimento che ha riportato in carcere Genovese, avevano fatto ricorso – poi rigettato dal gup Chiara Valori – i suoi legali Luigi Isolabella, Stefano Solida e Davide Ferrari, sottolineando l’utilità del percorso di recupero intrapreso dal loro assistito nella struttura sanitaria lecchese.

Il pm aveva stabilito che per i reati per i quali Genovese è stato condannato sono ostativi alla concessione dei domiciliari e il suo residuo pena, tenuto anche conto del ‘pre-sofferto’ (il tempo in misura cautelare), supera i 4 anni di circa due mesi. Argomenti normativi questi che sono stati accolti nella decisione del giudice che ha respinto l’istanza difensiva. Lo stesso giudice, lo scorso settembre, ha emesso la sentenza di condanna, poi ricalcolandolo al ribasso la pena (da 8 anni e 4 mesi a poco meno di 7 anni) dopo la rinuncia ad impugnare in appello della difesa, sulla base delle nuove norme della legge Cartabia.

Intanto, i legali, però, possono chiedere la scarcerazione, sulla base delle esigenze di cura e riabilitazione di Genovese, anche con istanza al Tribunale della Sorveglianza. Infine, dopo gli interrogatori richiesti dagli indagati nel filone ‘bis’ dell’inchiesta, tra cui figura sempre Genovese ma anche l’ex collaboratore Daniele Leali, la Procura chiederà il rinvio a giudizio. L’ex imprenditore, in questa tranche sempre condotta dalla Squadra mobile e coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, è accusato di altre due violenze con lo stesso schema, di intralcio alla giustizia e di detenzione di materiale pedopornografico.

 

sabuzz  
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Nwachukwu Augustine (Chris Austine) popularly know as Odogwu Biller~Moni is the CEO and founder of the entertainment website 'LYTETREND'. He started his blogging career at an early youthful age because of the passion and vibes he has for music and anything relating to fun. His vision is to grow the website to become among the top leading entertainment site in Africa in coming years.

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