In Iran l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha rinvenuto particelle di uranio arricchito all’83,7%, poco al di sotto del 90% necessario per produrre una bomba nucleare. Le scorte di uranio arricchito dell’Iran sono 18 volte oltre il limite stabilito nell’accordo internazionale sul nucleare firmato nel 2015.
L’Iran ha arricchito uranio a livelli appena inferiori a quelli necessari per creare un’arma nucleare
La denuncia nell’ultimo rapporto dell’Aiea arriva a pochi giorni dalla riunione del board dei governatori e dalla visita a Teheran del direttore generale Rafael Grossi. Le scorte di uranio arricchito della Repubblica islamica il 12 febbraio ammontavano a 3.760,8 kg contro i 3.673,7 di ottobre, oltre 18 volte il limite previsto nell’accordo del 2015 (Jcpoa).
L’Aiea ha fatto sapere che “sono ancora in corso discussioni” per determinare l’origine di queste particelle. Teheran ha sostenuto che si è trattato di “fluttuazioni involontarie” durante il processo di arricchimento dell’uranio.